I disordini temporomandibolari (DTM), noti anche come disturbi dell’articolazione temporomandibolare, sono una serie di disturbi che coinvolgono l’articolazione ATM e i tessuti molli che la circondano.  L’International Association for the Study of Pain, definisce i disordini relativi a questo distretto anatomico, come dolori in area orofacciale, a   volte occasionali più o meno intensi durante la masticazione o altre attività quali il parlare, cantare, lavarsi i denti, mangiare etc.

Tali sintomi possono essere accompagnati da una riduzione del movimento principalmente in apertura con o senza la presenza di “click” o scrosci articolari, mal di testa, dolore al collo e rigidità mandibolare .

Questi disturbi possono causare una serie di sintomi sgradevoli e problemi nella regione orofacciale  in particolare alla mascella e alla mandibola.

Le cause esatte dei DTM non sono sempre chiare, ma possono dipendere da problemi legati all’articolazione stessa, come traumatismi o artrite o comportamenti che esercitano “pressione” sull’articolazione, come digrignare i denti (bruxismo) o serrare i denti (stress da occlusione).

La diagnosi dei DTM di solito coinvolge un esame fisico della regione mandibolare e dell’ATM da parte di un dentista o di un medico specializzato in disordini dell’ATM.

Potrebbero essere necessari esami radiologici come la radiografia panoramica o la tomografia computerizzata (TAC) o la RMN per valutare meglio i tessuti molli. Il ruolo del Fisioterapista in tali disturbi, è fondamentale per la realizzazione di una VALUTAZIONE FUNZIONALE accurata necessaria per impostare un corretta riabilitazione e una raccolta di dati funzionali da condividere eventualmente con i medici e odontoiatri specialisti invianti.

Il trattamento dei DTM dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause sottostanti. Le opzioni di trattamento (medico, ortodontico, fisioterapico e psicoterapico), possono includere la gestione del dolore con farmaci (analgesici, farmaci anti-infiammatori non steroidei FANS o rilassanti muscolari), fisioterapia (TENS, LASER, SHOCK termico CALDO-FREDDO locale, BIOFEEDBACK, TECARTERAPIA, ESERCIZI FUNZIONALI, ULTRASUONI, TECNICHE DI TERAPIA MANUALE), l’uso di dispositivi orali come bite o splint, e in alcuni casi, interventi chirurgici.

Il trattamento può anche richiedere modifiche dello stile di vita per ridurre lo stress o l’abitudine di digrignare i denti.

La prevenzione dei DTM può includere l’educazione alla pratica di abitudini dentali sane, come evitare di digrignare i denti e di mordere oggetti duri, cercare di ridurre lo stress, evitare il consumo eccessivo di cibi duri e gomme da masticare, e mantenere una buona postura della testa e del collo.

È importante consultare un professionista sanitario qualificato se si sospetta di avere un disturbo temporomandibolare, in quanto una diagnosi e un trattamento tempestivi possono aiutare a gestire i sintomi e prevenire complicazioni a lungo termine.

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