Presso lo studio la Dott.ssa Burioli Anna esegue consulenza per la riabilitazione del pavimento pelvico.

La Rieducazione pelvi-perineale, è una metodica finalizzata a migliorare il tono e la contrattilità dei muscoli del perineo. Si può imparare a percepire ed allenare i muscoli del pavimento pel

vico, per potenziare le loro competenze e prevenire le diverse problematiche legate a questo complesso sistema di muscoli.

Il perineo ha un ruolo preziosissimo per la salute femminile, ma è ancora poco conosciuto e spesso si ignorano le funzioni, fino a quando il corpo si esprime con una problematica.

Attraverso un lavoro corporeo di rieducazione è possibile imparare a percepire il perineo e migliorarne il tono, per prevenire eventuali problemi.

Se questi sintomi sono già presenti è possibile curarli attraverso un percorso di Riabilitazione perineale.

Patologie che beneficiano della riabilitazione del pavimento pelvico:

  • Incontinenza urinaria;
  • Prolasso;
  • Dolore post-partum;
  • Dolore pelvico;
  • Lombalgia (sia pre/post-partum che non).

La valutazione funzionale è il primo step della riabilitazione del pavimento pelvico e ha il compito di rilevare eventuali limitazioni funzionali, disabilità, alterazioni dello st ato di salute, ai fini di pianificare l’intervento terapeutico riabilitativo. Essa è il primo atto che il fisioterapista effettua quando il paziente si presenta alla sua attenzione.

Consiste inizialmente in un colloquio verbale, attraverso il quale viene raccolta l’anamnesi del paziente (sintomi, storia recente e remota del soggetto, altre funzioni del pavimento pelvico, ecc.). In questa fase può essere richiesto al paziente di compilare il diario minzionale.

Possono far parte di questo momento della valutazione, la richiesta di compilazione di test e questionari specifici (es.: qualità di vita, disfunzione sessuale, quantificazione dei sintomi, ecc.); essi, ripetuti e confrontati nel tempo, possono fornire alcune informazioni sui risultati della terapia.

Terminata la prima fase viene effettuato l’esame obiettivo: esso consiste nell’osservazione visiva e nella valutazione manuale.

Con l’osservazione visiva il professionista guarda la zona genito-anale, verificando lo stato della pelle e delle mucose, eventuali modificazioni anatomiche e l’effetto dell’attività muscolare volontaria del pavimento pelvico.

Con la valutazione manuale, effettuata attraverso il contatto diretto delle mani del professionista sulla zona genito-urinaria, vengono valutati l’attività riflessa, la sensibilità, compresa l’eventuale presenza di punti dolorosi, il tono, il trofismo, e direttamente l’attività volontaria del pavimento pelvico.

Possono inoltre essere valutati altri muscoli e articolazioni del bacino, delle cosce, del torace, che sono correlati al pavimento pelvico.

Strumenti riabilitativi:

ESERCIZIO TERAPEUTICO:

Utilizzato frequentemente in riabilitazione per ripristinare correttamente il movimento e le funzioni perdute, viene utilizzato nell’ambito delle disfunzioni del pavimento pelvico e dei sintomi a queste correlati  ai fini di ristabilire un corretto funzionamento di tale muscolo, riducendo o risolvendo così i sintomi presenti.

Consiste pertanto in una serie di esercizi diretti alla zona genito-urinaria e, più specificatamente, alla parte muscolare che costituisce questa parte.

Tali esercizi sono programmati e finalizzati ad ottenere precise modificazioni della disfunzione del pavimento pelvico.

Gli esercizi prevedono modalità ed obbiettivi diversi a seconda della funzione interessata, del grado di gravità della malattia, del momento terapeutico, degli obiettivi precedentemente programmati; possono quindi coinvolgere la zona vaginale e/o anale e/o segmenti vicini (zona lombare, addominale, articolazione delle anche, ecc.).

BIOFEEDBACK:

Apparecchiatura bio-medicale che traduce la forza muscolare in segnali acustici o grafici, in modo da monitorare la forza di contrazione e/o il rilassamento del pavimento pelvico. Viene utilizzata una sonda vaginale che collegata all’apparecchiatura dà il feedback alla donna della forza di contrazione o della capacità di rilassamento. Tempi e durata delle sedute sono stabiliti a seconda della donna e della problematica.

STIMOLAZIONE ELETTRICA:

Consiste nell’utilizzo della stimolo elettrico a scopo terapeutico, finalizzato:

  • ad aumentare la forza e la resistenza muscolare del pavimento pelvico in caso di ipovalidità di questo muscolo;
  • ad inibire il muscolo che avvolge la vescica, denominato detrusore, in caso della cosìdetta͞ instabilità detrusoriale, condizione che determina urgenza urinaria con possibile incontinenza da urgenza;
  • ad inibire lo stimolo dolore, nelle sindromi dolorose perineali.

Questa tecnica, come il biofeedback, prevede l’uso di strumentazione elettronica data da una sonda posta nella cavità vaginale o anale collegata ad un apparecchio in grado di emettere corrente elettrica secondo parametri terapeutici.

Dott.ssa in Fisioterapia
Anna Burioli

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